La sfida di vendere abbigliamento ecologico e sostenibile

Vendere prodotti rispettosi di ciò che ci circonda, della natura, dell’ambiente, degli animali e delle persone. Proporre uno stile di consumo critico e consapevole ma allo stesso tempo un consumo sempre di moda: superare la vecchia idea di un commercio equo e solidale, biologico, sostenibile rivolto esclusivamente ad una nicchia ristretta di persone ed estraneo all’idea di essere alla moda. In due parole, conciliare il buono con ciò che piace perché anche bello.

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Una sfida che è stata accettata da giovani aziende emergenti che propongono prodotti “alla moda” realizzati nel rispetto dell’ambiente, con fibre naturali e vegetali, microfibre, comprendendo anche prodotti di riciclo.

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Purtroppo nel mondo della moda non è ancora possibile parlare in maniera diffusa di produzione nel rispetto della natura, dei lavoratori, dell’ambiente e degli animali: esistono però aziende che si stanno affermando proprio grazie alla capacità di coniugare eticitá e prodotti accattivanti, rispetto e attenzione con estetica e moda.

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La gamma di prodotti è oggi completa: abbigliamento uomo e donna, intimo, scarpe, bigiotteria ed accessori. Ciò che serve tutti i giorni per ogni momento della giornata, ma anche quello che  ciascuno di noi vorrebbe per ogni occasione importante della sua vita.
Una sfida ambiziosa e coraggiosa certo, che deve essere supportata da uno staff di vendita adeguatamente formato e preparato.

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L’errore più grave sarebbe infatti quello di pensare di vendere un paio di calzini di ortica, nello stesso modo in cui si vendono un paio di calzini in acrilico. Peggio ancora, pensare di poterli mettere nella stessa vetrina e lasciare al consumatore tutta la scelta.

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Dietro un semplice paio di calzini c’è una storia bellissima da raccontare: siamo in grado di farlo?

Una storia che parte dall’ortica (si proprio quella! e che non prude), lavorata già dagli antichi egizi, filata meccanicamente con un processo simile alla canapa per produrre un tessuto di altissima qualità, che a seconda di come si torce può essere simile al lino o alla seta.

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All’interno del negozio si gioca la partita più importante. Allestimenti e addetti alle vendite devono essere in grado di comunicare questi valori al di la del prezzo, che peraltro rappresenta una piacevole sorpresa per il nostro portafoglio: grazie alle economie di scala infatti è sorprendentemente in linea, se non più basso degli altri prodotti sul mercato.

Da cosa partire?
Prima di tutto dal cliente. Un cliente che sicuramente ha un concetto preciso di qualità legata al consumo critico. L’addetto alle vendite deve comprendere le aspettative del cliente e saper proporre dei prodotti belli e di moda che rispondono alla crescente esigenza di eticità e consumo critico. Un valore che per sempre più clienti non è semplicemente aggiunto.

Siamo preparati ad affrontare questa nobile sfida?

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